Inquinamento domestico

Recenti studi hanno messo in luce il problema dell’inquinamento all’interno degli edifici, in quanto si è scoperto che l’ambiente domestico è molto più inquinato dell’ambiente esterno, fino a 10 volte superiore. Considerando che trascorriamo tra l’80 e il 90% della nostra giornata all’interno di edifici – casa, ufficio, palestra, cinema ecc. – e solo il 4% lo trascorriamo all’aperto, scopriamo che è importante sapere che aria respiriamo.

La nostra casa, è l’ambiente nel quale trascorriamo gran parte del nostro tempo (circa il 55%), subendo di conseguenza, un prolungato contatto con le potenziali sorgenti di inquinamento.

Già nel 2000 l’Organizzazione Mondiale della Sanità, tramite il documento del “The Right to Healthy Indoor Air”, ha riconosciuto una salutare aria “indoor” come un diritto umano fondamentale.

CAUSE dell’INQUINAMENTO INDOOR

Lo smog e tutte le sostanze nocive dell’aria esterna vengono intrappolati all’interno delle quattro mura, accumulandosi e infiltrandosi in ogni superficie porosa che ne possa assorbire la sostanza “inquinante”. A ciò si aggiunge ulteriore inquinamento con le attività umane che facciamo quotidianamente, come:

–       Cucinare, fumare di tabacco, accendere caminetti e stufe a legna (ciò che brucia emette benzene, biossido di carbonio ecc.).

–       Fare le pulizie domestiche con prodotti chimici (detersivi, saponi, saponi per pavimenti, sgrassanti).

–       Usare materiale da costruzione non idoneo (tufo, peperino).

–       L’uso di moquette, tappeti, carta da parati, riscaldamento con radiatori sono ricettacoli di polvere, acari e muffe che causano allergie ed asma.

–       Negli uffici, i nuovi arredi fatti con legni che usano colle o aggreganti chimici, rivestimenti murali, apparecchiature per ufficio (fotocopiatrici, stampanti, PC ecc.), fumo di tabacco e molto altro ancora, possono liberare VOC.

POSSIBILI MALATTIE

Recenti studi[1] hanno messo in luce che l’inquinamento domestico è il principale responsabile di:

  • patologie croniche dell’apparato respiratorio (come allergie e asma).
  • malattie cutanee, danni celebrali, disturbi a livello del sistema immunitario, cardiovascolare e  nervoso.
  • Gli studi dimostrano anche che leucemia e linfoma possono aumentare in caso di esposizione prolungata a VOC nell’ambiente interno.

Si stima che in Europa l’inquinamento indoor sia responsabile del 4,6% delle morti e del 31% delle inabilità nei bambini da 0 a 4 anni, e definisce queste malattie come sindrome dell’edificio malato o sick-building syndrome (SBS).

CHI RISCHIA

In generale, la ricerca evidenzia che i danni alla salute dipendono comunque da più fattori come ad esempio: l’esposizione a più inquinanti, la durata del tempo trascorso all’interno di quel determinato ambiente malsano e una predisposizione individuale alle diverse patologie. I bambini e gli anziani sono più vulnerabili.

GLI AGENTI INQUINANTI

Il Cnr (Consiglio Nazionale delle Ricerche) ha stimato che le sostanze pericolose con cui veniamo in contatto quotidianamente sono oltre 150 e sono tutte potenzialmente tossiche per l’organismo umano. Le sostanze inquinanti possono essere classificate in tre grandi categorie: agenti chimici, fisici e biologici.

FISICI: Tra gli agenti fisici responsabili di una cattiva qualità dell’ambiente indoor ci sono i campi elettromagnetici. Il fenomeno definito “smog elettromagnetico” è legato alla generazione di campi artificiali, da parte di elettrodomestici e in particolar modo attraverso la propagazione di onde elettromagnetiche da radio, televisione e telefonia mobile.

BIOLOGICI: I contaminanti biologici sono:

  • Batteri e i virus trasmessi dalle persone e dagli animali.
  • Muffe e funghi causati da condensa e umidità[2] sono responsabili di allergie e malattie respiratorie.
  • Polvere e Acari[3] (potenti allergeni) che si annidano dietro ai radiatori o nelle moquette, tappeti ecc..

CHIMICI: I maggiori contaminanti di natura chimica sono:

  • monossido di carbonio – è un prodotto della combustione incompleta dei combustibili organici come: carbone, olio, legno, carburanti. È presente negli incendi boschivi, nelle eruzioni vulcaniche, nelle caldaie mal funzionanti ecc..
  • biossido di azoto e biossido di zolfo – si forma sia nei processi di combustione es. fumi del gas da cucina, forni e caldaie a gas, camini, stufe, riscaldamento e traffico e sia da processi produttivi senza combustione come nella produzione di acido nitrico o fertilizzanti azotati.
  • I VOC (Composti Organici Volatili)comprende diversi composti chimici diversi, caratterizzati da una certa volatilità comune. Tra questi troviamo: gli idrocarburi (che si dividono in alifatici e aromatici), e composti contenenti: ossigenoclorocarbonio, idrogeno, o altre sostanze come gli aldeidi, gli eteri, gli alcooli, gli esteri, i clorofluorocarburi (CFC) e gli idroclorofluorocarburi (HCFC).

Spesso i VOC li troviamo nei prodotti a cui ricorriamo per pulire superfici o rinfrescare l’aria e vengono rilasciati mentre li usiamo. Es. detersivi contenenti solventi, detergenti e sgrassanti, disinfettanti, spray purificanti dell’aria ecc..

  • O formalina è un gas incolore accusato di favorire il cancro e i tumori del naso. Il largo impiego di formaldeide nelle produzioni di manufatti, ne fanno uno dei più diffusi inquinanti ambientali. Si trova generalmente in due forme: come soluzioneacquosa o come paraformaldeide. La formaldeide è un potente battericida e per questo motivo, trova largo impiego come disinfettanti per uso domestico (detersivi, ecc.) e nella produzione di vaccini. La maggior parte della formaldeide prodotta è destinata alla produzione di polimeri e di altri composti chimici come: resine, laminati plastici, adesivi, colle, collanti (di pannelli in legno di truciolato, nobilitato o MDF), vernici, schiume isolanti e pannelli fonoassorbenti dei controsoffitti apparecchi elettronici (come computer, stampanti e fotocopiatrici), materiale didattico e cancelleria. In forma gassosa la troviamo prevalentemente come prodotto della combustione  di tabacco, legno (nel fumo di camini, stufe ecc.), da carburante (motore auto, o caldaie a gas e nei fumi dei fornelli da cucina). Nel campo alimentare è usato come additivo[4] conservante (identificato dalla sigla E 240), ed essendo presente nel fumo del legno lo troviamo anche nei prodotti alimentari affumicati. Nell’industria tessile viene utilizzata come battericida o nella tintura con lo scopo di migliorare la resistenza del colore all’acqua e ai lavaggi in generale. Purtroppo questi prodotti tendono a rilasciare nel tempo molecole di formaldeide nell’ambiente. Già a basse concentrazioni nell’aria possono irritare le mucose nasali e gli occhi. L’ingestione o l’esposizione a quantità consistenti sono potenzialmente letali.
  • Il radon è un gas nobile sempre presente in natura, inodore ed incolore, chimicamente inerte, generato continuamente dalla crosta terrestre in seguito al decadimento del Radio. Perciò molto pericoloso, radioattivo e nocivo, anche se a contatto con l’aria si dissolve velocemente. La sua presenza è dovuta o alla fuoriuscita del gas dal terreno, con maggior concentrazione nelle zone vulcaniche oppure si può generare da alcuni materiali da costruzione come tufo, peperino, graniti, pozzolane e basalto. Diventa pericoloso se si accumula in locali chiusi, specialmente in cantine e seminterrati, scarsamente ventilati. Soluzioni per limitare il Radon: aerare spesso gli ambienti; isolare adeguatamente l’edificio dal terreno mediante vespaio.
  • Altre sostanze sono: benzene (vernici); ozono, particolato (impianti di condizionamento e ventilazione).

CAUSA PRINCIPALE dell’inquinamento

Numerosi studi hanno individuato una relazione tra l’areazione (ventilazione) delle case (uffici) e le condizioni di salute delle persone che le abitano. Ricercatori hanno scoperto che la causa principale è una ventilazione inadeguata dell’ambiente che causa la concentrazione degli inquinanti (chimici e biologici), il ristagno dell’aria e l’innalzamento dell’umidità interna e quindi proliferazione di muffe ed allergeni vari. Il loro consiglio è di arieggiare i locali almeno ogni 4 ore (anche di notte) per almeno 5 minuti, sia d’estate che d’inverno, in modo da ridurre le sostanze nocive.

Scegliendo una casa da Miccolis Costruzioni, il problema dell’inquinamento domestico non esiste. Questo perché tramite ventilazione meccanizzata, materiali edili innovativi, impianti tecnologici e nuovi sistemi costruttivi, siamo riusciti ad eliminare questo problema. La tabella qui sotto vi spiegherà come ci siamo riusciti.

INQUINANTE: RIMEDIO SOLUZIONE casa MICCOLIS
Inquinamento e smog esterno Evitare di aprire le finestre nelle ore di traffico. VMC (*) con filtri antismog.
Batteri e i virus trasmessi dalle persone e animali. Aerare gli ambienti e disinfettare le superfici usando detersivi naturali. VMC (*) 24h ore al giorno
Muffe e funghi causati da condensa e umidità. Scarsa areazione dei locali, quindi arieggiare maggiormente. VMC (*) con deumidificazione –  coibentazione dei muri.
VOC e formaldeide – es. detersivi, fumo di tabacco, Evitare di usare oggetti prodotti con sostanze chimiche, solo naturali Usiamo materiali edili ANTI VOC.
Polvere e Acari che si annidano dietro ai radiatori, nelle moquette, tappeti ecc.. Eliminare moquette, tappeti e radiatori. Usare filtri Hepa Riscaldamento a pavimento
Fumi dei fornelli a gas della cucina – o dei caminetti o stufe a legna Evitare di cucinare No gas, uso di piano di cottura elettrico a induzione + cappa di aspirazione
Radon Aerare gli ambienti e chiudere le cantine Usiamo il vespaio areato

(*VMC = Ventilazione Meccanizzata Climatizzata (con deumidificazione e controllo clima)

MUFFA

La muffa è un microrganismo che si origina da una cellula detta “ifa”, dalla quale si sviluppa un filamento colorato denominato “micelio”. Nella fase di crescita vengono prodotte particelle di forma sferica di piccole dimensioni – le spore. Le spore si disperdono nell’aria e costituiscono la parte finale del ciclo riproduttivo della muffa. Lo spazio interno di una abitazione costituisce un habitat ideale per la muffa, in quanto oltre alle condizioni climatiche ambientali molto favorevoli (caldo umido), vi trova superfici naturali che sono un ottimo nutrimento per le muffe. Esempio: legno, carta da parati, tende, divani, materassi. La stagione più favorevole per la formazione e la proliferazione delle muffe è l’inverno perché la produzione di vapore ossia l’umidità è maggiore, la ventilazione della casa è minore a causa di una ridotta apertura delle finestre e le temperature superficiali delle pareti sono molto fredde a causa della scarsa coibentazione[5]. Una volta presenti sono molto difficili da eliminare.

Una buona ventilazione meccanizzata con deumidificazione dell’aria è la prima forma di prevenzione, perché riduce la quantità di vapore acqueo (umidità) presente all’interno dell’abitazione e ricambia l’aria automaticamente 24h su 24, facendola circolare per tutta casa.

[1] Dal 2010 in Italia si è costituito un gruppo di Studio Nazionale sull’inquinamento indoor coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità

[2] È importante tenere sotto controllo le condizioni microclimatiche delle abitazioni evitando temperatura ed umidità elevate sbagliate. La temperatura ideale è 20/22° mentre l’umidità deve essere tra 45/55%.

[3] Polvere e Acari sono i responsabili di gran parte dei casi di asma e di malattie allergiche dell’infanzia. D’inverno, poi, la situazione si aggrava sia perché con il freddo gli ambienti vengono areati di meno, sia perché la maggior parte delle abitazioni viene riscaldata tramite radiatori, che smuovono l’aria in tutto casa.

[4] Gli additivi alimentari sono sostanze deliberatamente aggiunte ai prodotti alimentari per svolgere determinate funzioni tecnologiche, ad esempio per colorare, dolcificare, conservare o migliorare l’aspetto, il sapore, il colore e il profumo.

[5] Un ottima coibentazione è importante per la non proliferazione delle muffe sulle pareti dei muri esterni, in quanto con essa si riesce a ottenere una temperatura superficiale intorno ai 16/17°C.. Questa temperatura non fa attecchire e proliferare la muffa.